Il Trentino - Alto Adige è una regione autonoma a statuto speciale: il primo Statuto d'Autonomia risale al 1946, il secondo e ultimo al 1972. Come per tutte le altre regioni italiane a statuto speciale, la natura autonoma del Trentino e dell'Alto Adige / Sudtirolo è stata riconosciuta per ragioni geografiche, storiche e culturali.
Un territorio montano, in cui le valli sono entità indipendenti, in quanto spesso impossibilitate a comunicare anche per motivi climatici, è di per sé portato all'autonomia e all'autogoverno.
A questa naturale tendenza a gestirsi in modo indipendente si devono poi aggiungere le influenze
austriache e l'esistenza delle diverse comunità culturali e linguistiche del Trentino - Alto Adige:
ci troviamo in una regione che nel contesto del territorio italiano fa da terra di confine ma anche da importante corridoio di collegamento, attraverso il passo del Brennero, con Austria e Germania. I due capoluoghi, Trento e Bolzano, fanno capo rispettivamente alla zona trentina a sud e alla zona altoatesina a nord, e costituiscono i centri amministrativi delle due province autonome in cui è divisa la regione.
Lo statuto di autonomia del Trentino - Alto Adige, oltre a riconoscere le due provincie autonome di Trento e Bolzano, stabilisce l'identificazione e la tutela delle numerose minoranze linguistiche presenti sul territorio, a difesa di una ricchezza culturale sviluppatasi nei secoli. Le minoranze linguistiche che si riscontrano qui sono sostanzialmente due: quella ladina, diffusa principalmente nella zona montana altoatesina (in particolare le Dolomiti), e quella germanofona, distribuita in diverse comunità sparse per la regione, testimonianza proprio degli stretti legami con le aree germanofone di confine. In tutto l'Alto Adige la segnaletica è bilingue in italiano e tedesco; nelle aree in cui è diffusa la lingua ladina, è spesso anche trilingue.